RIFORME GIUSTIZIA: Giustizia: da anticorruzione a taglio cause civili, un anno di riforme (Adnkronos)

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Giustizia: da anticorruzione a taglio cause civili, un anno di riforme

Cinque i decreti approvati: 3 sul civile, quello sul contrasto al terrorismo e quello contenente le misure contro il sovraffollamento carcerario; cinque anche i disegni di legge che hanno concluso l’iter parlamentare: autoriciclaggio, anticorruzione, ecoreati, responsabilità civile, misure cautelari. L’attuazione della riforma forense quasi conclusa, la riorganizzazione del ministero, e una serie di provvedimenti all’esame delle Camere: processo penale, processo civile, intercettazioni, prescrizione, ordinamento penitenziario, codice antimafia, magistratura onoraria. E’ il bilancio di un anno di riforme in materia di giustizia, tracciato dal ministro, Andrea Orlando, nella conferenza stampa convocata a via Arenula per fare il punto sugli interventi realizzati e su quelli ancora in fase di attuazione.

GIUSTIZIA CIVILE – L’arretrato civile è sceso, alla fine del 2014, a 4,9 milioni di cause, a fronte dei 5,2 milioni del 31 dicembre 2013, con la previsione, per l’anno in corso, di un ulteriore calo fino a 4,5 milioni. Ridotte del 20% a gennaio 2015 le nuove cause avviate e del 40% le iscrizioni di separazioni e divorzi rispetto all’anno precedente. I procedimenti definiti dal tribunale delle imprese sono passati dal 46% del 2013 all’83% del 2014. All’abbattimento dell’arretrato è dedicato il progetto ‘Strasburgo 2′ e, in accordo con la Banca d’Italia, è stato predisposto un piano straordinario per lo smaltimento delle cause relative alla Legge Pinto, che prevede un indennizzo per chi è stato coinvolto in processi troppo lunghi.

Per quanto riguarda il processo civile telematico, gli atti telematici prodotti negli ultimi 12 mesi ammontano a 13.743.884. Il risparmio realizzato è già di 48 milioni di euro, con una riduzione del 50% dei tempi di emissione di un decreto ingiuntivo. Il ministero sta lavorando all’estensione del processo civile telematico alle Corti d’appello e alla Cassazione e all’informatizzazione del processo penale.

GIUSTIZIA PENALE – Ad agosto dello scorso anno, il Consiglio dei ministri ha approvato un pacchetto di riforme riguardanti la giustizia penale. A dicembre è stato approvato il decreto legislativo sulla particolare tenuità del fatto che prevede la non punibilità per i reati lievi, se si determina una serie di condizioni che riguardano la modalità della condotta, l’esiguità del danno prodotto e la mancanza di abitualità nel comportamento. La riforma della prescrizione, approvata a marzo dalla Camera, è ora all’esame della commissione Giustizia del Senato. Ad aprile è stato approvato definitivamente il ddl sulle misure cautelari. La delega sulla riforma del processo penale è ora all’attenzione della commissione Giustizia della Camera.

LOTTA A CRIMINALITÀ, CORRUZIONE E TERRORISMO. Ad aprile il Parlamento ha approvato definitivamente il ddl anticorruzione, che inasprisce le pene per la corruzione propria e prevede la restituzione del maltolto, sconti di pena per chi collabora alle indagini e il nuovo regime per il reato di falso in bilancio. Sempre ad aprile è stato approvato il decreto antiterrorismo, che estende le competenze della Procura nazionale antimafia all’antiterrorismo e introduce norme contro i Foreign Fighter. A maggio approvazione definitiva del ddl sugli ecoreati, e il 3 luglio via libera del Consiglio dei ministri alla Banca dati del Dna, nuovo strumento per la lotta al crimine.

Il cammino degli interventi del governo in tema di lotta alla corruzione era iniziato dall’avvio della legislatura con il potenziamento, a marzo 2014, dell’Autorità nazionale anticorruzione e la nomina di Raffaele Cantone alla sua guida. Il 29 agosto il Consiglio dei ministri ha approvato un pacchetto di norme di contrasto alla criminalità economica e organizzata. A dicembre è diventata legge la norma che introduce l’autoriciclaggio.

 

 

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