LA REPUBBLICA
La legge. L`intervento punta a ridurre il numero di giudizi decaduti e quindi di reati impuniti a causa dei tempi troppo stretti. In dieci anni ne sono stati prescritti un milione e mezzo
Tre anni in più per chiudere i processi contro il malaffare
tempi sospesi dopo il 1° grado
ROMA. La prescrizione. Un brutto incubo per la magistratura. Adesso una scommessa per la politica. I dati stanno lì, inesorabili. Negli ultimi dieci anni si contano 1.468.220 processi andati al macero. “Morti”. Cancellati dalla scadenza dei tempi della prescrizione.
L`ultimo dato disponibile sul tavolo del Guardasigilli Andrea Orlando racconta che nel 2014 sono stati falcidiati 132.296 processi.
PARTIRE DAI DATI
Quando il governo Renzi si insedia e Orlando entra in via Arenula, le statistiche sono già lì, e parlano chiaro. Tant`è che Renzi, il 30 giugno del 2014, quando annuncia i 12 interventi chiave sulla giustizia, cita anche la prescrizione.1129 agosto, dopo una consultazione online estiva, il testo
della nuova prescrizione è pronto. È contenuto all`interno del corposo ddl sul processo penale, in cui si riscrive la filosofia dei riti, Appello e Cassazione
compresi. Dal quel giorno ci vorranno circa tre mesi per veder approdare il ddl penale – d`ora in avanti lo chiameremo così – in Parlamento.
I DUE BONUS
Cos`è la prescrizione? È il tempo massimo in cui un reato può essere perseguito dallo Stato. La legge Cirielli del dicembre 2005 ha accorciato questi tempi. Per ogni reato ha stabilito che la prescrizione si misura aggiungendo alla pena massima – 10 anni per la corruzione – un quarto, cioè 2 anni e mezzo. Prima della legge ad personam di Berlusconi la formula era il massimo della pena più la metà, 5 anni per la corruzione.
COSA CAMBIA
La soluzione di Orlando non cambia gli anni di prescrizione per ciascun reato. Ma modifica il percorso del processo. I termini si fermano quando i giudici pronunciano la sentenza di primo grado. Nella fase del processo di appello le toghe potranno godere di due anni in più rispetto alla naturale scadenza del reato. Un altro anno di bonus ci sarà per la Cassazione. Quindi la prescrizione “guadagna” tre anni. Con questa soluzione il reato di corruzione,
da 12 anni e mezzo di prescrizione passa a 15 anni e mezzo.
IL BLITZ DI FERRANTI
La prescrizione è un “veleno” sordido per i processi? Per questo, all`inizio del 2015, Orlando decide che è opportuna una legge ad hoc solo per questo `veleno”. Stralciata dal ddl penale, la nostra prescrizione si incammina
alla Camera e qui trova degli amici – la presidente Pd della commissione Giustizia Donatella Ferranti – e dei nemici, l`attuale ministro delle Regioni Enrico Costa di Ncd. Ferranti è abile, esperta di lavori parlamentari.
Elabora il testo base e giusto al primo articolo ci piazza una bomba. Due righe, quanto basta per scatenare un putiferio. L`ex pm ed ex segretaria del Csm aggiunge un comma all`articolo 157 del codice penale, quello che regola
la prescrizione. Scrive che «sono aumentati della metà i termini per gli articoli 318, 319e 319-ter del codice penale».
TRE ARTICOLI ESPLOSIVI
Andiamo a leggere il codice. 318: corruzione per l`esercizio della funzione, il pubblico ufficiale che incassa la mazzetta, pena da uno a 6 anni. 319: corruzione per un atto contrario ai doveri d`ufficio, pena da 6 a 10 anni.
319-ter, corruzione in atti giudiziari, pena da 6 a 12 anni, ma fino a 20 anni se dalla corruzione deriva una condanna superiore a 5 anni o all`ergastolo.
ESPLODE LO SCONTRO
Con un blitz il testo passa in commissione Giustizia. Ncd fa le barricate. Minaccia in aula. Si scontrano Orlando e Costa, allora suo vice. Quel 23 marzo 2015
Ncd si astiene e fa promettere ad Orlando che cambierà il testo al Senato. Ne nasce un braccio di ferro infinito che dura ancora adesso.
I CALCOLI DIVISIVI
Trattano Costa, D`Ascola, Ermini, Ferranti. Ma non se ne esce. La divisione è profonda. Facciamo l`esempio della corruzione. Con la proposta Ferranti, la
prescrizione per la corruzione arriva a 21 anni e mezzo. 11 massimo
della pena, cioè 10 anni, più la metà, cioè 5 anni, più i 3 anni di bonus tra Appello e Cassazione, più altri 3 anni e mezzo (un quarto dei 15 anni della prescrizione complessiva) se nel processo si verificano degli atti interrottivi.
TRATTATIVE INFINITE
Ne stanno discutendo da 404 giorni, ma non riescono ad arrivare a un accordo. Il Pd fa muro sulla proposta Ferranti, vuole un segnale chiaro sulla corruzione. In fondo si tratta solo di tre reati, restano fuori la concussione e la
corruzione per induzione, crimini importanti che non dovrebbero prescriversi mai. Ma i centristi non accettano assolutamente, come dicevano ancora ieri
Schifani e Lupi, come tante volte ha ripetuto Costa, perché «un processo possa durare così a lungo».
L`INTESA POSSIBILE
Adesso però, al Senato, ce la potrebbero fare. È ottimista David Ermini, il renziano responsabile della Giustizia. «L`aumento per la corruzione resta, ma con qualche piccolo escamotage» diceva ieri sornione.