RIFORME IN PARLAMENTO: Diritto fallimentare in attesa di un riordino complessivo (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Diritto fallimentare in attesa di un riordino complessivo

Lun.25 – La riforma delle norme sulle procedure concorsuali che manderà in soffitta la legge 267 del 1942 è prevista da un Ddl delega approdato l’11 marzo scorso all’esame della Camera in prima lettura. Non si tratta del primo intervento in materia fallimentare del Governo Renzi, ma l’ambizione, questa volta, è quella di approvare una riforma sistemica e organica.
Durante l’esame in commissione Giustizia, il testo ha “perso” l’articolo 15, dedicato all’amministrazione straordinaria delle grandi imprese, che è stato stralciato ed è passato alla commissione Attività produttive, per essere abbinato a un’altra proposta di legge sulla stessa materia.
La portata del Ddl resta comunque ampia. Il testo infatti delega il Governo a riscrivere totalmente la disciplina sulle crisi d’impresa, anche cancellando il termine «fallimento». In primo luogo, si prevede di introdurre una fase di allerta che permetta un intervento precoce per risolvere la crisi d’impresa fuori dal tribunale. Poi, si punta a semplificare le regole processuali, prevedendo una procedura unica che, dopo una prima fase comune, evolva, a seconda dei casi, nella procedura conservativa o in quella liquidatoria. Ancora: il testo chiede di assicurare la specializzazione dei giudici addetti alla materia concorsuale; in particolare, per la crisi delle imprese di maggiori dimensioni, il Ddl dispone la competenza del tribunale delle imprese.
La delega dà l’addio alla procedura fallimentare, che dovrebbe essere sostituita da quella di liquidazione giudiziale, guidata dal curatore. Il testo introduce poi una disciplina ad hoc per la crisi dei gruppi di imprese, oggi non trattata dalla legge fallimentare, ridisegna il concordato preventivo e modifica le norme sulla crisi da sovraindebitamento, cioè il “fallimento” dei privati.
Secondo il Def, il Ddl dovrebbe essere approvato entro ottobre ma i tempi sembrano troppo stretti, dato che ora l’esame è fermo: dovrebbre riprendere a settembre con le audizioni. V.M.

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