IL MATTINO
La riunione
Ordine e sicurezza, al comitato Alfano, Orlando e Legnini
Dopo l`escalation di violenza al vertice i due ministri e il vicepresidente del Csm
La data non è stata ancora fissata, ma presto dovrebbe essere ufficializzata.
Due ministri e il vicepresidente del Csm saranno in città per partecipare
al comitato per l`ordine e la sicurezza in Prefettura. In città arriveranno il ministro dell`Interno Angelino Alfano, quello della Giustizia Andrea Orlando
e il numero due di Palazzo dei Marescialli, Giovanni Legnini.
Napoli torna al centro dell`attenzione del governo. E non poteva essere
che così, considerata l`ennesima ondata di violenza scatenata da una
criminalità scatenata, pronta a tutto.
Sui vari scenari che disegnano lo scacchiere che è poi diventato il terreno di
una nuova guerra di camorra che si combatte su più barricate sono in corso
le indagini della Direzione distrettuale antimafia. Impossibile stilare
una classifica del rischio metropolitano.
Oggi in tante zone del capoluogo campano si vive una condizione di terrore generalizzato. In certi quartieri la gente è costretta a rifugiarsi in casa ancora prima che cali il sole: il coprifuoco imposto dai raid di delinquenti
armati che conle «stese» rimarcano il predominio del territorio è ormai
una triste regola.
Di qui la necessità di riposizionare la strategia necessaria a lanciare una
nuova offensiva. L`iniziativa del governo punta a migliorare il coordinamento
tra le attività investigative e quelle giudiziarie. Fermo restando che ad oggi restano al vaglio dell`Ufficio del giudice perle indagini preliminari di Napoli migliaia di posizioni da vagliare. Il coordinamento tra la fase delle indagini e quella dell`esecuzione delle misure e della pena è essenziale.
Tra le zone maggiormente attenzionate in città, oggi, c`è quella compresa
tra le periferie di Secondigliano e Miano, con collegamenti importanti anche per il Rione Sanità. Qui è in corso una rivoluzione criminale che rischia di trasformare l`area settentrionale in un nuovo teatro di faide.
L`ex boss dei «Capitoni», Mario Lo Russo, ha chiesto di essere ascoltato dalla Dda di Napoli, di parlare, di rispondere alle domande dei pm e ora la sua posizione è al vaglio degli investigatori.
La sua scelta ha rappresentato un vero e proprio terremoto all`interno del sistema criminale – vecchio e nuovo – che da tempo è radicato a Secondigliano, Miano e Capodimonte, ma anche nel cuore del Vasto-Arenaccia, dati i contatti di parentela tra i Lo Russo e i Bosti-Contini. E proprio in conseguenza di tale scelta tra Miano e la Sanità si sono riaperti
i giochi di guerra. Di questa situazione avrebbe approfittato un nuovo
gruppo di delinquenti – nemici giurati dei Lo Russo – capeggiati da un giovane, spietato quanto determinato emergente. E anche di questo si parlerà
nel prossimo vertice in Prefettura. giu.cri.