TORTURA: Cambia il ddl sulla tortura. Ma in Aula ancora non si vede (Libero)

LIBERO

 

 

Gasparri e Lega al presidio davanti al Viminale
Cambia il ddl sulla tortura. Ma in Aula ancora non si vede

 

 

La commissione Giustizia del Senato modifica, in senso favorevole alle Forze dell`ordine, il disegno di legge che introduce il reato di tortura, ma la calendarizzazione del testo per l`Aula tarda ad arrivare. Rispetto al testo approvato dalla Camera, è stato introdotto il principio della «pluralità delle violenze o delle minacce»; è stato cancellato il «dolo specifico»; inserito il concetto di «controllo» accanto a quelli di custodia, potestà, vigilanza nell`ambito dei quali far scattare il nuovo reato e modificata «la disciplina sui respingimenti, espulsioni ed estradizioni», cambiamento senza il quale sarebbe stato impossibile, fa sapere l`Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp), «allontanare gli immigrati clandestini dal nostro territorio
nazionale». «Perché il testo non è stato calendarizzato?», si chiede Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato (Forza Italia), che dall`Aula si aspetta la «riscrittura» del provvedimento sulla scorta delle modifiche approvate
dalla commissione Giustizia.

Ieri Gasparri, insieme a una delegazione di parlamentari della Lega – tra gli altri, il capogruppo alla Camera, Massimiliano Fedriga, Nicola Molteni e Barbara Saltamartini – e a Edmondo Cirielli di Fratelli d`Italia, si è recato in piazza del Viminale per portare la sua solidarietà ai circa 500 poliziotti appartenenti ai sindacati autonomi Sap, Consap e C oisp, che hanno organizzato un blitz a sorpresa davanti al ministero dell`Interno per protestare contro la politica del governo sulla sicurezza. «La mancanza di ascolto di Alfano è sconcertante», attacca Gasparri, che rimprovera al ministro dell`Interno il mancato avvio di una trattativa con i rappresentanti delle Forze dell`ordine sulla «contrattazione e il pasticcio sull`assunzione di 2.500 uomini prevista nel decreto Enti locali. L`emendamento, dopo essere stato annunciato, non è stato presentato per mancanza di coperture.

Alfano deve tutelare le Forze dell`ordine, non lasciarle alla mercè dei centri sociali, come accadrebbe se fossero introdotti i codici identificativi. Se questo accadesse, il nostro ostruzionismo sarà totale». T.M.

Foto del profilo di admin-oua

admin-oua