IL GIORNALE DI CALABRIA
Balduzzi (Csm): “Nei tribunali calabresi croniche carenze di organico”
La Prima Commissione del Csm ha audito, mercoledì 22 giugno, il presidente della Corte d’appello di Reggio Calabria, Luciano Gerardis, in riferimento alla vicenda delle recenti scarcerazioni, per decorrenza dei termini di custodia cautelare, di condannati per reati di criminalità organizzata a Reggio Calabria. Lo rende noto il Presidente della Prima Commissione Renato Balduzzi, che, in apertura del Plenum, aveva posto il tema della situazione di Stefania Di Rienzo, la magistrata oggetto di pesanti critiche per non aver rispettato i tempi per il deposito delle motivazioni della sentenza d’appello del relativo processo. “Il problema – ha spiegato Balduzzi – non riguarda la singola magistrata, tant’è che in Prima Commissione per la relativa pratica è stata, dopo i chiarimenti dati dal Presidente della Corte d’Appello, proposta l’archiviazione. Quand’anche la decisione fosse stata depositata nei termini, la scarcerazione vi sarebbe stata ugualmente, in quanto il ricorso in Cassazione non sarebbe stato deciso entro i termini suddetti”. “Come ci ha attestato il presidente Gerardis – ha proseguito il presidente Balduzzi – il problema non tocca il lavoro della magistrata in questione, stimata e grande lavoratrice, ma è di sistema, cioè la cronica inadeguatezza degli organici calabresi a fronte della mole di processi e soprattutto maxiprocessi di criminalità organizzata”. “Servono interventi urgenti quanto a nuovi posti da bandire per gli uffici reggini, incentivi economici, di mobilità e di carriera così da ridurre il rischio che i bandi vadano deserti, nonché un piano straordinario di applicazione di magistrati da altri distretti”. “Stando così le cose – chiosa Balduzzi – c’è lavoro urgente per tutti: legislatore, ministero e naturalmente Csm. Se il problema è sistemico, va affrontato con una risposta di sistema, cioè globale. È quanto ho proposto al Plenum”.