IL CENTRO – Teramo
Chiavaroli tocca con mano i problemi del tribunale
Il sottosegretario s’impegna a riferire al ministero sul personale insufficiente Visita anche in carcere: «Castrogno è un’eccellenza, complimenti al direttore»
TERAMO. La carenza di personale, la grande mole di cause fallimentari sostenuta da personale specializzato ai limiti dell’età pensionabile e i problemi strutturali del tribunale sono stati i temi messi sull’agenda della visita a Teramo del sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, ieri prima al palazzo di giustizia e poi al carcere di Castrogno.
La tappa teramana del sottosegretario, accompagnata dal deputato di Ncd Paolo Tancredi e dal sindaco Maurizio Brucchi, è iniziata con l’incontro con il presidente dell’Ordine degli avvocati di Teramo, Guerino Ambrosini, ed è proseguita con l’incontro con il presidente del tribunale Giovanni Spinosa e il procuratore Antonio Guerriero. Ambrosini ha sottoposto le difficoltà degli avvocati nello svolgere il lavoro non avendo i servizi: «Basti pensare che ci sono cancellerie che aprono solo una o due volte a settimana. Abbiamo 500 esecuzioni immobiliari, lo scorso anno ci sono stati 229 fallimenti. Siamo stati i primi ad avviare il processo telematico, ma se manca il personale di cancelleria che scarica gli atti è un problema. Ci sono tribunali che hanno un terzo del ruolo di Teramo e il doppio del personale».
Il sottosegretario ha preso nota e ha detto che riferirà, relazionandosi anche con gli ispettori che in questi giorni sono a Teramo. Un problema, quello del congestionamento della struttura, che si è reso evidente ieri nei ritardi provocati sulle udienze in calendario per via della visita del sottosegretario. Spinosa sul problema dell’organico ha spiegato che la carenza del 20% riguarda sia i ruoli organizzativi che direttivi, con riflessi importanti, ad esempio, sul processo civile telematico. Difficoltà aggravate dal carico di lavoro di cui si comprendono i numeri solo se rapportati all’intera regione. «A Teramo registriamo 225 fallimenti l’anno, quando in Abruzzo non si superano mai i 350. Segno di un territorio che si sta sgretolando, di cui la politica deve avere consapevolezza». Brucchi ha spiegato che sul tavolo di Federica Chiavaroli sono approdati anche i problemi da risolvere dal punto di vista strutturale circa la sistemazione delle cupole e dell’ingresso. C’è un protocollo da sbloccare che vede la compartecipazione alle spese da parte del Comune.
Parole di apprezzamento ha speso Chiavaroli per il carcere di Teramo e per il lavoro del direttore Stefano Liberatore. «In Abruzzo sto vedendo delle eccellenze rispetto ad altre realtà italiane», ha commentato. Nel corso della visita, il sottosegretario si è fermata a parlare con le detenute e apprezzato l’iniziativa della sezione a custodia attenuata destinata ad ospitare le detenute con figli fino ai due anni. «È una struttura rispetto alla quale faccio i miei complimenti al direttore per il coraggio che ha avuto», ha detto Chiavaroli, «ci sono molte detenute, soprattutto straniere, che studiano. Per quanto riguarda le istanze ricevute c’è quella, essendo una struttura che opera in regime di celle aperte, della videosorveglianza». (m.d.t.)