IL CORRIERE DELLA SERA – Roma
Condizionatori rotti, udienze torride
Processi senza toghe a piazzale Clodio
Temperature fino a 32 gradi. Impianto in tilt da fine giugno. Pronti a sospendere l`attività
Clima tropicale nelle aule e negli uffici del Tribunale dove la media delle temperature è di 32 gradi centigradi. A causare questi picchi di calura, tipici di una spiaggia caraibica, è la rottura del sistema dell`aria condizionata,
andata in tilt a fine giugno. In attesa della riparazione dell`impianto promessa dalla procura entro domani, la situazione ambientale è divenuta
insostenibile perché all`assenza dell`aria condizionata si somma l`ondata di caldo africano di questi giorni. Una congiuntura che sta ostacolando lo
svolgimento delle udienze. I giudici procedono a rilento per evitare malori alle persone con problemi cardiaci. Non sono escluse misure eccezionali per
prevenire conseguenze più gravi. «Siamo pronti a sospendere i processi, se necessario. I rischi per la salute sono seri» ha affermato un giudice dell`ottava sezione collegiale, che si è difesa dal caldo per sei ore sventolandosi sul volto un semplice foglio di carta.
L`interruzione dei dibattimenti è un provvedimento già stato adottato la scorsa settimana quando i magistrati della quarta sezione hanno fermato
le udienze, rinviandole al prossimo autunno quando la morsa del caldo sarà attenuta e i condizionatori (si spera) torneranno a funzionare. L`allarme è alto perché condizioni di salute precarie unite alle temperature tropicali possono provocare spiacevoli incidenti come ricordano nella cittadella giudiziaria.
Il 20 giugno del 2007 perse la vita Carlo Alberto Ventre, deceduto per un infarto provocato dallo stress e dal clima torrido durante l`interrogatorio
in un processo in Corte d`assise. Ieri molti giudici, piegati dal calore e dall`umidità, hanno invitato pubblici ministeri e avvocati a trasgredire il
«bon ton processuale» che impone agli addetti ai lavori di indossare le toghe come previsto nel regolamento firmato nel 2oo6 dall`Anm e dalla Camera
Penale. D`altronde, svestirsi di qualche indumento può essere necessario visto che l`aria non passa nelle anguste aule dei tribunali, collocate tra corridoi stretti e poco ventilati. A saturare l`ambiente concorre anche l`impossibilità di aprire finestre sigillate dalla ruggine. Dalla procura è stato garantito un ripristino della normalità entro giovedì con la riparazione dei due motori e mezzo su quattro rotti dall`inizio dell`estate. I dubbi sul rispetto delle promesse però sono rilevanti, vista la cronica carenza di liquidità nelle casse della giustizia. A quali interventi si procederà, si scoprirà soltanto nei prossimi giorni. Intanto a piazzale Clodio si contano i primi feriti. I cancellieri rimangono a casa dopo le visite mediche che hanno accertato pressione bassa, tachicardia e bolle sulla pelle come effetti delle temperature a 32 gradi. Giulio de Santis