TRIBUNALI: Il tribunale deve riaprire: a Crema tutti d’accordo (Il Giorno)

IL GIORNO
Il tribunale deve riaprire: a Crema tutti d’accordo
Ora la politica locale si muoverà con il ministero a Roma
Crema, 17 luglio 2016 – Stavolta, un po’ a sorpresa, con qualche fatica, l’accordo c’è. Il consiglio comunale, nella sua interezza, ha approvato un documento che chiede al ministero di far riaprire il tribunale di Crema, chiuso venerdì 13 settembre 2012. La molla che ha portato la maggioranza a considerare positivamente la richiesta partita dai banchi della minoranza probabilmente è stata l’ordinanza del magistrato milanese Ilda Bocassini, che ha messo dietro le sbarre 11 persone accusate di associazione mafiosa e di aver operato ai danni di Expo. Bene, di queste 11 persone incarcerate, due risiedevano nel cremasco e proprio da un paese della zona operava quel che si ritiene la mente dell’organizzazione. Partendo da questo episodio, ultimo di una serie, anche in Comune a Crema si è ritenuto che fare un tentativo per riottenere il presidio di giustizia non sarebbe stato tempo sprecato.
Questo il punto d’arrivo, mentre il punto di partenza è più lontano. Perché il documento originale presentato dall’opposizione non aveva trovato troppi entusiasmi nella maggioranza, che ha chiesto di proporre lei un documento alternativo. Che, naturalmente, non andava bene alla controparte. Di qui l’incarico a due esponenti degli opposti schieramenti di trovare la quadra, cosa avvenuta proprio in extremis, quando si delineava la rottura. Ma tant’è, il documento adesso c’è e la politica locale si muove verso Roma. Nella mozione si parla dell’importanza del presidio di giustizia cittadino, si sottolineano le maggiori spese alle quali va incontro il tribunale di Cremona da quando ha assorbito Crema, si rimarcano diversi fatti di criminalità e infiltrazioni mafiose avvenuti dopo la chiusura del tribunale, si ribadisce il disagio della popolazione a operare senza il tribunale. Tutto questo verrà spiegato al ministro di Giustizia Andrea Orlando e al sottosegretario Cosimo Ferri per cercare di convincerli della necessità si rivedere la decisione presa nel 2012. Possibilità? Dipende da come si chiede la riapertura e quali fatti si sapranno portare all’attenzione del ministero. Nel cremasco ci sono parecchi sindaci disposti a scendere a Roma e a dar man forte al primo cittadino di Crema. PIER GIORGIO RUGGERI

Foto del profilo di Andrea Gentile

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