TRIBUNALI: Ischia, la giudice alle avvocate «Basta con le infradito in aula» (Il Corriere della Sera)

 IL CORRIERE DELLA SERA

Ischia, la giudice alle avvocate «Basta con le infradito in aula»
L`avviso anche per gli avvocati: l`istituzione va rispettata nonostante il caldo

 

Lun.20 – Dall`aula delle udienze penali chiamano il testimone e quello si presenta con ciabattine infradito e pantaloncini corti. «Ma le pare il caso?» lo redarguisce il giudice. Che decide seduta stante di rispedirlo a casa a cambiarsi prima di ascoltare la sua testimonianza:
«In questo luogo si amministra la giustizia» gli spiega infastidito. «Un po` di decoro, per favore…».

«È successo pochi giorni fa» racconta l`avvocato e cittadino di Ischia Gioacchino Celotti. «Capita che ogni tanto d`estate qualcuno si conceda un abbigliamento non proprio adatto alle circostanze» dice.
Dev`essere capitato un po` troppo spesso, però, nella sezione civile di cui fa parte il giudice Immacolata Cozzolino. Che tanto per non lasciare spazio
all`indulgenza ha piazzato sulla porta della sua aula un foglio destinato a «parti, avvocati ed operatori della sezione». Sedici righe per spiegare a tutti che in una sede giudiziaria è necessario «adottare un abbigliamento
consono al luogo e adeguato al ruolo che si ricopre».

Un avviso dello stesso genere era comparso negli anni scorsi anche sulla porta d`ingresso del palazzo di giustizia isolano. Ma l`invito al decoro
era molto generico. Stavolta invece la dottoressa Cozzolino è perentoria: «Vietati pantaloni e gonne corte, spalle scoperte, scollature vertiginose e ciabatte da mare». Un modo per rispettare, considera lei, «il ruolo
dell`Istituzione che rappresentiamo nonché i tanti avvocati che nonostante il caldo e la mancanza di condizionamento nelle aule, indossano sempre la giacca e la cravatta».

«Francamente mi pare che vestirsi in modo consono sia una richiesta sensata per tutti i luoghi di giustizia» commenta Francesco Cellammare, presidente dell`Associazione forense Isola d`Ischia. «Ma davvero mi chiama per questa cosa?

Credevo volesse chiedermi degli altri problemi, quelli più gravi». La sezione distaccata di Ischia, spiega, salvo colpi di scena è destinata alla soppressione (il 31 dicembre 2016) e durante una delle tante contestazioni degli avvocati che invece chiedono di poter continuare a mantenere la sede giudiziaria, Cellammare è arrivato a bruciare pubblicamente la sua toga, per protesta. «Qui siamo sulla via della rottamazione, ci considerano praticamente già estinti. Abbiamo un solo cancelliere penale e uno civile, ci hanno tolto il giudice del lavoro, capita spesso che gli uffici siano costretti all`interruzione di pubblico servizio. Si figuri se mi agita il problema dell`abbigliamento in aula…».

Per il giudice Cozzolino, invece, un problema è un problema, anche se ce ne sono altri più gravi. Lei il suo l`ha scritto a macchina, datato, timbrato e firmato su carta intestata del tribunale. Qualcuno sarà arrivato davanti alla sua porta trafelato, accaldato, con vestito anti-afa addosso. Avrà letto e storto il naso: «N0000, devo tornare a casa a cambiarmi». Giusi Fasano

 

 

300
Gli avvocati che svolgono la loro attività sull`isola di Ischia (per 57
mila abitanti).

I legali protestano contro la prevista chiusura della sezione
giudiziaria distaccata
99
L`avvocato: la richiesta è sensata ma qui i problemi sono
il personale che manca e l`ormai prossima chiusura della sede

 

 

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