IL MATTINO DI PADOVA
Orlando nel Veneto «Più magistrati sul fronte bancario»
Ma l’obiettivo è andare oltre l’emergenza: «Questa regione è strategica e la sua economia richiede certezza del diritto»
VICENZA. Rinforzi rapidi e adeguati per gli uffici giudiziari del Veneto, già sguarniti di magistrati e ora investiti dall’emergenza processuale legata ai dissesti delle banche popolari e alle conseguenti cause, penali e civili, intentate contro vertici e manager uscenti di Popolare Vicenza e Veneto Banca. È l’impegno assunto ieri nella città berica dal ministro di Giustizia Andrea Orlando: l’esponente del Governo, dopo aver inaugurata la nuova ala della casa circondariale, ha incontrato dapprima i magistrati in tribunale e quindi gli avvocati e le categorie economiche a palazzo Gualdo. Ed ha portato in dote la richiesta al Csm di rinnovare la pianta organica del tribunale vicentino (che passa da 36 a 42 giudici) e della procura (da 14 a 16 pm). I primi dovrebbero arrivare fra qualche mese. «Ma non si tratta di un aumento dovuto esclusivamente alla crisi delle banche», ha precisato il ministro «c’è della necessità di assicurare una giustizia più rapida e più efficiente ad ogni livello. Il Veneto è una regione fondamentale dal punto di vista economico e la sua economia, per funzionare, in modo corretto deve essere sostenuta da un sistema giudiziario efficiente».
Orlando, nel progetto inviato al Consiglio superiore della magistratura, ha sollecitato l’aumento per tutto il Veneto di 38 magistrati, 8 per Vicenza. Sarà il Csm a valutarla ma «l’esame è già iniziato» e i tempi «dovrebbero essere stretti». Il riordino deve passare per l’assunzione di nuovi magistrati. «Chi vince il concorso sarà inviato laddove c’è una scopertura maggiore», ha detto il ministro. L’obiettivo del Guardasigilli – che è stato accompagnato da Alessandra Moretti, capogruppo del Pd in Regione e regista della visita – non è solo quello di rafforzare gli organici, ma è anche quello di dare risposte. Per questo l’ipotesi è l’invio di magistrati al distretto di Venezia, da utilizzare a seconda delle necessità. A Vicenza, ad esempio, per creare un pool per «il contenzioso bancario», come sollecitato dal presidente del tribunale Alberto Rizzo. Cioè magistrati specializzati, in aggiunta ai nuovi arrivi, che resteranno a Vicenza non in pianta stabile, ma per il tempo necessario a smaltire le cause legate alla BpVi. «Il compito mio e del governo è quello di mettere gli uffici nelle condizioni di affrontare al meglio l’emergenza, anche nel settore civile. Saranno poi i capi degli uffici a dover usare il personale, anche quello amministrativo, nel modo migliore, creando gruppi di specializzazione laddove la materia lo richieda», ha precisato Orlando, rispondendo in questo modo anche alla sollecitazione arrivata dal governatore veneto Luca Zaia, perché si arrivi alla creazione di una «task-force» per Bpvi e Veneto Banca. Il Guardasigilli ha sottolineato come sia necessario che la giustizia dia risposte certe sia per il civile che per il penale, «punendo gli autori di eventuali illeciti su questo fronte»; ancora: «Quella che stiamo definendo è la più importante immissione di magistrati a Vicenza e in Veneto dal dopoguerra in avanti. Ripeto, non è una risposta al caso Banca popolare, ma premia un territorio cruciale che è storicamente in difficoltà». Argomentazioni che hanno trovato porte aperte fra gli avvocati e le categorie economiche: «Aumentare le piante organiche è un’esigenza indispensabile a prescindere dalle inchieste sulle banche».