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Siena, inaugurato il tribunale civile alla presenza del guardasigilli
SIENA. Sono passati degli anni dal Rapporto Birritteri e da quando si avviò un processo di cambiamento della geografia giudiziaria in Italia. Il Rapporto prevedeva il taglio di circa 33 “tribunalini” e 37 “procurine”, con le relative cancellazioni delle 220 sezioni distaccate; in aggiunta, anche il taglio di circa 674 uffici di giudice di pace in tutto il territorio nazionale. Tale proposta, poi diventata decreto legislativo, si poneva come obiettivo la riduzione della dispersione territoriale della sedi, con conseguenti accorpamenti, al fine di limitare i fenomeni di sperequazione delle limitate risorse, non solo economiche, in ambito giudiziario. Come conseguenza, la durata dei processi dovrebbe sensibilmente ridursi, rendendo più snelle molte procedure. Le conseguenze del decreto si sono fatte sentire anche nella Provincia di Siena, con la conseguente “soppressione” del tribunale di Montepulciano e Poggibonsi, oggi accorpate alla sede di Siena.
Uno dei principali problemi che sin da subito si è manifesto è stato quello di trovare una struttura adeguata, capace di accogliere il personale dei due tribunali accorpati.
Oggi, alla presenza del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, del sindaco di Siena Bruno Valentini e del procuratore Salvatore Vitello, sono stati inaugurati i nuovi locali del Tribunale Civile di Siena in via Camollia. Presenti anche Marcello Clarich, presidente della Fondazione Monte dei Paschi,, il presidente della Provincia Fabrizio Nepi e Luciano Costantini.
La cerimonia si è aperta con le parole del sindaco Valentini:” Un’operazione considerevole, fatta in collaborazione con la Fondazione Monte dei Paschi. Quello fatto rappresenta un rilevante passo in avanti dal punto di vista strutturale che auspico possa contribuire ad un miglioramento organizzativo degli uffici giudiziari.”. Continua poi affermando:” Come ha detto il ministro le riforme sono fondamentali, ma centrale è un nuovo approccio all’organizzazione, alle buone pratiche, all’impiego delle nuove tecnologie. La nostra società chiede al sistema giudiziario indipendenza, efficienza e rapidità nelle sentenze. Siena stessa è stata colpita da vicende negative, di grande eco nazionale e internazionale ed auspichiamo che vengano individuati e puniti, in modo esemplare, coloro che hanno danneggiato in modo gravissimo la comunità”. Valentini poi conclude, all’indomani della ricorrenza della Strage di Capaci, ricordando il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco di Cillo e Antonio Montinaro, veri esempi di lotta per la legalità.
È intervenuto anche il presidente della Provincia, Fabrizio Nepi, il quale ha sottolineato l’importanza di questo giorno che “rappresenta come questo territorio sappia fare sinergia nei momenti di bisogno. Nello spirito della legge c’è una profonda fiducia nella capacità delle comunità locali di pensarsi come paese unico. Paese che sappia superare le difficoltà con coesione, insieme alle comunità, che sappia vedere aldilà degli interessi specifici per abbracciare gli interessi collettivi. La Provincia di Siena ha provato a tradurre la nuova normativa attraverso azioni di riformismo reale, al fine di avvicinare le istituzioni ai bisogni dei cittadini, con una gestione efficiente dei servizi per i comuni e le istituzione dello Stato.”.
Presente anche Marcello Clarich, presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. La Fondazione di fatto ha erogato un contributo straordinario per la realizzazione dei nuovi locali, definito da Clarich “conforme al proprio statuto che prevede il sostegno allo sviluppo economico, cioè alla creazione di quelle condizioni che permettono alla comunità di poter prosperare.”. Ha poi proseguito affermando:”L’efficienza del sistema giudiziario è uno dei fattori fondamentali che rende più o meno attrattivo un territorio, anche agli investimenti.”.
È intervenuto anche Luciano Costantini, presidente facente funzione del Tribunale di Siena. Di grande impatto è stato il suo discorso teso sì alla celebrazione del momento, ma con un occhio puntato alle difficoltà scaturite dall’Articolo 1, comma 526 della Legge di Stabilità 2014 che ha trasferito dai Comuni al Ministero della Giustizia tutti gli oneri finanziari relativi alle gestione degli immobili destinati all’attività giudiziaria. Proprio parlando del processo di ristrutturazione dell’immobile Costantini ringrazia le diverse forze scese in campo a sostegno dell’impresa, anche quelle che non sono interessante in prima persona al servizio giustizia, tra queste la Contrada Sovrana dell’Istrice e lo stesso Comune di Montepulciano che tanto ha sofferto per l’accorpamento. “I cittadini poliziani hanno subito e sofferto l’accorpamento del loro magnifico tribunale a quello del capoluogo, hanno posto in essere civili e comprensibili proteste, hanno lottato con mezzi leciti perché gli uffici non trasmigrassero a Siena, ma alla fine, nonostante le loro richieste non siano state accolte, hanno fornito il loro contributo all’apertura di questo palazzo.”.
Il procuratore Salvatore Vitello ha definito la nuova struttura “un risultato a cui nessuno credeva e un risultato che dovrà essere migliorato con il contributo di tutti”. Poi racconta la lunga incubazione del progetto: “Il problema di fornire nuovi spazi si pose già nel settembre 2013, giorno in cui avvenne il materiale accorpamento. Molte erano le criticità, gli spazi insufficienti non permettevano il corretto e sereno svolgimento del lavoro. Un anno fa avevamo solo l’immobile, oggi abbiamo gli uffici. Tutto ciò è stato possibile alla collaborazione continua e ininterrotta tra magistrati e avvocati, ma anche a quella disinteressata delle amministrazioni locali che hanno dimostrato l’importanza strategica del tribunale nel quotidiano vivere delle comunità che rappresentano.”.
Infine è intervenuto il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il quale, dopo essersi congratulato per il risultato ottenuto, ha parlato allungo dell’applicazione del decreto legislativo che ha portato all’accorpamento e a una diminuzione dei tempi processuali, definendoli come “due processi di carattere storico”. Poi ha affermato:” Io sono orgoglioso del fatto che questi processi, seppur con difficoltà, ma con il supporto e sostegno del personale amministrativo e dei capi degli uffici sono arrivati a buon fine. Dovremmo tutti essere orgogliosi di questo.”. Positive sono le sue previsioni per il futuro e grandi le aspettative di un miglioramento decisivo delle performance del sistema. Erica Nencini