IL PICCOLO
«Tribunale abbandonato, avvocati pronti a scioperare»
Il presidente dell’Ordine Gaggioli. «Assordante silenzio della politica nonostante i tanti appelli». Altra giornata nera con 87 processi iscritti a ruolo nella stessa sessione
Sab. 18 – Si tiene oggi dalle 10.30 al Castello di Spessa l’assemblea degli avvocati del Nordest. Tale occasione segna anche il rientro dell’Ordine di Gorizia all’interno della associazione. Come ricorda il presidente Gaggioli «l’uscita era stata determinata dalle difficoltà sorte all’indomani del varo della riforma della geografia giudiziaria». Nei lavori odierni interverranno tra gli altri Patrizia Corona, presidente dell’Unione Triveneta dei consigli dell’Ordine degli avvocati, Silvano Gaggioli, presidente dell’Ordine degli avvocati di Gorizia e Andrea Mascherin, presidente del Consiglio nazionale forense. Si tratta di un appuntamento importante per il territorio isontino: rappresenta l’occasione per ribadire a una platea più alta le problematiche legate alla giustizia in provincia di Gorizia.di Roberto Covaz Avvocati pronti a scioperare se la situazione del tribunale di Gorizia non cambierà. L’annuncia alla vigilia dell’assemblea degli Ordini del Triveneto degli avvocati il presidente di quello goriziano, Silvano Gaggioli. È un momento clou questo per il futuro del Tribunale di Gorizia, meglio per la funzionalità del servizio giustizia nell’Isontino. Prima l’ispezione ordinata dal Ministero a causa della lunga attesa del deposito della motivazione della sentenza del primo processo amianto (fatto per il quale è assodata l’estraneità del nostro Tribunale), poi il caso-Fincantieri che ha capovolto le fondamenta del vivere civile: la messa sotto accusa di chi indaga in nome del popolo italiano. Ancora, la richiesta dell’onorevole Brandolin di sopprimere, di fatto, la Procura di Gorizia rea di infastidire la Fincantieri. Ora eccoci con la forte presa di posizione degli avvocati goriziani. «Abbiamo scritto al premier Renzi; abbiamo scritto al ministro della Giustizia Orlando; noi avvocati siamo andati a Roma e il viceministro Enrico Costa è venuto da noi a Gorizia, ma dobbiamo registrate il silenzio assordante della politica – spiega il presidente dell’Ordine degli avvocati di Gorizia Silvano Gaggioli – Se la situazione non cambierà arriveremo alle proteste formali e allo sciopero degli avvocati. E non possiamo escludere di arrivare a presentare, provocatoriamente, istanza di fallimento del tribunale. Tutte le nostre proteste si trovano di fronte ad un muro. Il problema è che la società civile non comprende fino in fondo l’importanza di avere un tribunale. Se manca, non ci sarà più una Questura, ma un commissariato; non ci sarà più un comando provinciale dei carabinieri, ma una tenenza. E sarebbero a rischio, tra diretto e indotto, un centinaio di posti di lavoro». Intanto nella sede di via Nazario Sauro sono ferme 1400 sentenze che non sono ancora passate in giudicato semplicemente perché manca un timbro della cancelleria. Col risultato che, ad esempio, una persona riconosciuta innocente nel corso del processo penale la quale abbia subito il sequestro di un bene, che sia un’autovettura o un immobile, non può tornarne in possesso. «I dati ministeriali ci dicono che Gorizia, al 31 dicembre 2013, ha una percentuale di pendenza di procedimenti ultratriennali del 16,9%. Praticamente il doppio di altre sedi comparabili per estensione di territorio e popolazione – spiega la presidente degli avvocati del Triveneto Patrizia Corona – Si prevede che Gorizia abbia un giudice togato ogni 12.740 abitanti, lì dove la media nazionale è 1 ogni 11 mila e il tasso di scopertura dei magistrati in pianta organica è del 9,1%. Un valore, di per se, inferiore a quello di altri tribunali più grandi. Ma il punto è che il 9% di scopertura in un tribunale con le caratteristiche di Gorizia significa la paralisi: è necessario arrivare alla copertura completa dell’organico dei magistrati per poter dare un servizio efficiente. Se poi guardiamo alle scoperture del personale amministrativo si sale al 25%». Nei giorni scorsi, si è anche registrato il record di 87 procedimenti penali iscritti a ruolo in un’unica udienza che è iniziata alle 9 di mattina ed è terminata alle 8 di sera in capo ad un unico giudice. Situazione ben nota al presidente del Tribunale, Giovanni Sansone, che nulla ha di che rimproverarsi. Anzi.