TRIBUNALI: Tribunale, carenze di organico: avvocati in stato di agitazione (La Provincia di Cremona)

LA PROVINCIA DI CREMONA

Tribunale, carenze di organico: avvocati in stato di agitazione

Porreca: ‘ Gli avvocati si impegnano non per un interesse personale, ma perché il cattivo funzionamento di una giustizia equivale alla denegata giustizia’

CREMONA – Dopo aver scritto invano al ministro della giustizia Andrea Orlando, dopo l’incontro che ha avuto la presidente del tribunale Ines Marini con lo steso ministro, in relazione alla grave carenza di personale del tribunale, la camera penale di Cremona e Crema ha proclamato lo stato di agitazione per portare all’attenzione e alla sensibilità dell’opinione pubblica sul problema. Un problema che riguarda tutto il bacino di utenza della provincia di Cremona dopo l’accorpamento della tribunale di Crema con quello del capoluogo.

L’anunncio dello stato di agitazione è stato fatto ad una conferenza stampa a cui erano presenti l’avocato Luca Genesi (presidente della camera penale); il vice presidente Maria Luisa Crotti, i consiglieri Maria Laura Quaini, Alessio Romanelli, Gianluca Pasquale e Sergio Fiori; Eustacchio Porreca (presidente della camera penale della Lombardia orientale) con il suo vice Emilio Gueli.

“La camera penale della Lombardia orientale – ha detto Porreca – è al fianco della sezione di Cremona che con tanta chiarezza ha denunciato i problemi che affliggono il tribunale. E’ paradossale che in una sede come quella di Cremona e Crema (forse l’unica in Italia che non ha posto ostacoli all’accorpamento) si trovi ad essere ora in condizioni effettivamente drammatica. Non si tratta di una guerra di campanile e neanche di una battaglia di tipo corporativistico. Gli avvocati si impegnano non per un interesse personale, ma perché il cattivo funzionamento di una giustizia equivale alla denegata giustizia. E la denegata giustizia si traduce in uno sfilacciamento del tessuto sociale e si ha quindi l’impressione di vivere in un paese in cui tutto è lecito”

Dalla conferenza stampa si è data la sveglia anche ai politici locali che avevano promesso di risolvere la situazione, ma “finora non è stato fatto nulla”.

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