IL GIORNO
Tribunale di Desio chiuso, un danno al territorio
Era l’estate del 2012 quando il Governo decise per la Spending Review la soppressione della sezione distaccata
Tribunale di Monza sempre senza pace, resta allarmante la situazione della grave carenza del personale soprattutto quello amministrativo
Monza, 5 settembre 2016 – Il Tribunale di Monza commemora i quattro anni dalla scomparsa della Giustizia allargata alla Brianza, subendone ancora i disagi, quantomeno per il personale e i carichi di lavoro. Era infatti l’estate del 2012 quando il Governo decise per la Spending Review la soppressione della sezione distaccata del Tribunale a Desio. Un calvario iniziato con una guerra per mantenere un presidio giudiziario anche in Brianza di cui invece è stata ufficialmente proclamata la sconfitta nella primavera di 2 anni fa con la chiusura defintiva anche dell’ufficio dei giudici di pace desiano.
La chiusura del Tribunale a Desio è stata decisa con un decreto che ha ‘tagliato’ tutte le 220 sedi distaccate dei Tribunali in Italia compresa Desio. Invano addetti ai lavori, amministratori e politici monzesi e brianzoli hanno lanciato a Roma l’allarme per salvare la sede distaccata, che sorgeva in un territorio dove è stata accertata l’infiltrazione della n’drangheta e che funzionava con ottimi risultati. A cavalcare la protesta anche gli avvocati brianzoli, che avevano presentato ricorso al Tar della Lombardia lamentando i disagi subìti nel doversi recare a Monza anzichè nella più comoda Desio nel cui circondario hanno sede i loro studi professionali a causa di un provvedimento di anticipazione del trasferimento deciso dall’allora presidente del Tribunale di Monza Anna Maria Di Oreste per iniziare subito ad organizzarsi dopo lo tsunami giudiziario.
Un ricorso vinto dagli avvocati, ma arrivato quando ormai gli spostamenti erano in corso. Ma ne era derivato uno scontro con la dirigenza di Tribunale e Procura a causa della catastrofe organizzativa accentrata per decreto a Monza. La Giustizia monzese, infatti, da sempre soffre di carenza di spazi e personale amministrativo e la chiusura forzata della sede distaccata di Desio ha provocato il collasso delle cancellerie, dove tutti i fascicoli provenienti da Desio sono stati trasferiti ma non il personale, che ha scelto altre destinazioni diverse da Monza e la necessità di nuovi spazi per celebrare i processi penali monocratici, anche questi ereditati da Desio ed aumentati a dismisura, tanto che alcune udienze davanti ai giudici monocratici erano state rinviate anche di un anno.
Da qui il trasloco di alcuni uffici alle spalle del Tribunale, al quarto piano dell’edificio della Asl. Quest’anno la lunghissima attesa per la sede della nuova Procura in via Solera accanto al Palazzo di piazza Garibaldi, diventata operativa a fine luglio, si è conclusa e ha lasciato libera l’ala destra dello storico edificio nel cuore cittadino, dove ora potranno trasferirsi i giudici penali. Resta allarmante invece la situazione della grave carenza del personale, soprattutto quello amministrativo. L’ultima battaglia, l’anno scorso, anche questa bloccata da un ricorso degli avvocati, quella decisa dai dirigenti di Tribunale e Procura monzesi di chiudere le cancellerie un paio di giorni alla settimana. Un gravoso problema tamponato al momento solo con una serie di protocolli firmati tra Tribunale, Procura e Ordine degli avvocati per sveltire le pratiche puntando al processo telematico senza gravare le cancellerie. STEFANIA TOTARO