TRIBUNALI: Tribunale in agrodolce (Italia Oggi Sette)

ITALIA OGGI SETTE

MILANO/ Presentato il bilancio sociale realizzato con la Bocconi
Tribunale in agrodolce
Meno arretrato. Ma l’organico è scoperto

Il Tribunale di Milano si conferma struttura in salute sebbene gli effetti della crisi di personale da un lato e il continuo carico di procedimenti legato a materie emergenti (richieste asilo, diritti della persona) e gli effetti della lunga crisi economica si facciano sentire. È il quadro che emerge dal Bilancio di responsabilità sociale 2015 realizzato con il supporto dell’Università Bocconi di Milano. Un organo complesso, con un organico di 1020 persone, di cui 290 magistrati e 730 persone amministrative, il dato allarmante è quello dello scoperto di organico che raggiunge il 8,9% tra i magistrati e il 29,7% nel personale.
I ricorsi
I dati relativi ai ricorsi presentati a fronte del mancato riconoscimento dello status di rifugiato sono cresciuti in modo significativo. Il numero dei richiedenti asilo è passato dai 636 ricorsi del 2014 ai 1.769 del 2015, con una prospettiva di incremento ulteriore nel 2016. Altro dato rilevante è il numero delle convalide di sfratto che rappresenta un indicatore della capacità delle famiglie di far fronte alle spese per consumi fondamentali. Se è vero, da una parte, che il trend rispetto all’anno giudiziario precedente è crescente (6.437 convalide, a fronte delle 6.265 del 2013/2014), si deve sottolineare la stabilizzazione registrata nell’anno solare, dato che fa pensare ad una possibile inversione di tendenza nei mesi a venire;
Strumenti di tutela
Infine l’incremento ulteriore delle procedure di amministrazione di sostegno testimonia la crescente rilevanza che, all’interno del sistema, viene riconosciuta agli strumenti di tutela. Tra questi, il Tribunale di Milano ha cominciato a sperimentare soluzioni alternative e complementari alla presenza fisica (ad esempio telematiche), nei casi in cui questa non sia percorribile, per garantire la continuità e la capillarità del servizio.
Indici di rotazione
Nell’anno giudiziario 2015 il Tribunale ha migliorato i propri indici di rotazione e smaltimento, sia nell’area civile (64 e 106%) che penale (75 e 114%): in altre parole, ha incrementato la propria capacità di lavoro e, conseguentemente, ha scalfito l’arretrato accumulato nel tempo. D’altra parte, gli indicatori relativi alla disponibilità del personale continuano a costituire un elemento di criticità strutturale, con particolare riferimento alla componente amministrativa: il tasso di scopertura del personale che, a vario titolo, collabora con i magistrati nello svolgimento dell’attività giudiziaria, infatti, ha sfiorato quest’anno il 30%.
Risorse razionalizzate
Da segnalare, infine, come nel 2015 il Tribunale di Milano abbia proseguito l’importante lavoro di razionalizzazione nell’impiego delle risorse.
Le risorse economiche generate dall’attività sono cresciute nel 2014 sul 2013 (ultimo dato disponibile) di oltre 5,3 milioni euro, mentre le spese sostenute per il funzionamento del Tribunale sono ammontate complessivamente a oltre 89 milioni euro (sostanzialmente in linea con il dato 2013). Per quanto riguarda poi i sequestri di beni disposti nel 2015, il loro valore ammonta ad oltre 106 milioni euro, con un aumento di 10 volte rispetto all’anno precedente. Infine, nel computo delle voci finanziarie positive si deve indicare il dato relativo all’imposta di registro incassata per i provvedimenti del tribunale dall’Agenzia delle entrate che nell’anno ammonta a più di 98 milioni euro. Federico Unnia

Foto del profilo di Andrea Gentile

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