LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
Ora nelle aule di giustizia mai più senza toga e collarino
Toga e collarino. Giudici, pm, e avvocati difensori devono presentarsi in
aula così. Nessuno sconto. Neanche nei processi davanti al giudice monocratico, dove si giudicano reati «meno gravi», e dove qualche licenza era consentita. È solo una delle «regole condivise di organizzazione e svolgimento delle udienze penali dibattimentali» sottoscritte da Tribunale, Procura,
Ordine degli Avvocati, Camera Penale, giunta distrettuale dell`Anm, personale amministrativo.
Il «protocollo» entrerà in vigore il 3 ottobre. Sostituirà il precedente accordo del giugno 2013. Decoro e forma a parte, le nuove regole riguardano naturalmente anche altro. L`obiettivo è cercare di venire incontro il più possibile alle esigenze dei cittadini. Del resto la giustizia viene amministrata
in nome del popolo italiano.
Prendiamo, le attese infinite dei testimoni cui viene detto di presentarsi alle 8.30 e ai quali, a pomeriggio inoltrato, viene a volte comunicato che il processo è rinviato. Basta con ruoli di udienza belli e impossibili. Per ciascuna prima comparizione davanti al giudice monocratico il tetto è di 40 fascicoli. Per la fase istruttoria, quella che porta via più tempo, il massimo è 20 fascicoli. Tutti in aula alle 9. Non si può andare oltre le 16 (fatti salvi i processi di criminalità, le direttissime, le convalide e casi eccezionali). La macchina (ammaccata) della Giustizia prova a rimettersi in carreggiata. GIOVANNI LONGO