ITALIA OGGI
Assistenza Ue
Armonizzare le norme sull’assistenza legale in tutta l’Unione europea e durante tutte le fasi del procedimento penale. Questi gli obiettivi dell’accordo raggiunto ieri dal Consiglio e dall’Europarlamento sulla nuova direttiva che riguarda cittadini comunitari sospettati, accusati o destinatari di mandato d’arresto europeo per reati penali. La proposta congiunta Europarlamento-Consiglio prevede norme minime comuni europee per persone private della libertà perché accusate o sospettate di reati di natura penale, e modifica parzialmente quella presentata dalla Commissione. In particolare l’accordo anzitutto allarga il concetto di assistenza legale anche a quella ordinaria, visto che nel testo presentato da Bruxelles era riservata solamente a quella «provvisoria». L’assistenza ordinaria include il supporto durante tutte le fasi del procedimento penale, non solo quella iniziale fino al primo pronunciamento a riguardo da parte del tribunale. L’altra novità riguarda il diritto della persona destinataria del provvedimento all’assistenza legale gratuita. Il nuovo testo prevede degli standard comuni sia per stabilire l’effettiva insufficienza di risorse da parte dell’indagato per pagare un legale di difesa, sia standard comuni per stabilire nel merito se l’assistenza legale gratuita garantita è nell’interesse della giustizia alla luce delle circostanze del caso. L’accordo Europarlamento-Consiglio sulla nuova direttiva prevede l’adozione finale da parte delle due istituzioni entro la fine di quest’anno, e poi la trasposizione della direttiva negli ordinamenti dei 27 paesi membri entro 30 mesi. Paolo Bozzacchi