ITALIA OGGI
Concorrenza, più tutele a chi è danneggiato
Rafforzata la tutela giurisdizionale dei soggetti che si ritengono danneggiati dalla violazione delle regole sulla concorrenza. Con il diritto da parte di chiunque, persona fisica o giuridica, e dei loro successori, di agire per il risarcimento del danno da illecito anticoncorrenziale e di ottenere e utilizzare elementi probatori mediante l’accesso al fascicolo dell’antitrust. Con il rafforzamento del sistema delle sanzioni a favore del danneggiato in tema di esibizione delle prove. In particolare le parti e i terzi saranno assoggettati alla sanzione amministrativa pecuniaria da 15 mila euro a 150 mila euro, da devolversi in favore della Cassa delle ammende nei seguenti casi: il mancato rispetto o rifiuto di rispettare l’ordine di esibizione del giudice, distruzione di prove rilevanti, il mancato rispetto o rifiuto di rispettare gli obblighi imposti dall’ordine del giudice a tutela di informazioni riservate e la violazione dei limiti all’uso delle prove.
È con lo schema di dlgs attuativo della direttiva 2014/104/Ue che vengono dettate le regole per l’esercizio delle azioni per il risarcimento del danno per le violazioni delle disposizioni relative alla concorrenza.
Il provvedimento ha ottenuto lo scorso 6 dicembre il parere favorevole della V commissione bilancio della camera in vista del recepimento nel nostro ordinamento fissato per il prossimo 27 dicembre. Come emerge dal considerando 14, nella direttiva si afferma la necessità di garantire in modo pieno il diritto di accesso alla prova da parte di chi agisce per il risarcimento del danno. Ciò in relazione al fatto che le azioni per il risarcimento del danno causato da violazioni del diritto della concorrenza dell’Unione o nazionale richiedono di norma una complessa analisi fattuale ed economica e gli elementi di prova necessari per comprovare la fondatezza di una domanda di risarcimento del danno sono spesso detenuti esclusivamente dalla controparte o da terzi e non sono sufficientemente noti o accessibili all’attore. Ricordiamo che il 25 dicembre 2014 è entrata in vigore la direttiva 2014/104/Ue che disciplina il risarcimento del danno derivante dalla violazione degli articoli 101 (pratiche concordate che limitano la concorrenza) e 102 (abuso di posizione dominante) del trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Essa mira a fornire un quadro uniforme tale da assicurare, in materia di illecito anticoncorrenziale, un livello di tutela analogo tra i paesi membri dell’Unione europea, affinché si garantisca che la concorrenza nel mercato interno non sia distorta (considerando 1 della direttiva). Marco Ottaviano