IL FATTO QUOTIDIANO
La delibera II testo votato dal plenum: “Senza personale, uffici giudiziari al collasso”
Allarme del Csm: “Processi a rischio”
Il Csm ha accolto “il grido di dolore” di tanti magistrati alla guida di uffici giudiziari “al collasso”, specialmente per la mancanza di personale amministrativo, indispensabile per garantire i processi. All`unanimità, il plenum ha votato una delibera in cui si chiedono interventi “con assoluta urgenza” al ministro della Giustizia Andrea Orlando per porre rimedio alla
“gravissima situazione di criticità degli uffici giudiziari”.
IL VICEPRESIDENTE Giovanni Legnini ha detto che “questo tema costituisce la priorità della giustizia” e avverte: senza le risorse anche il processo civile telematico non produrrà “gli effetti sperati”. Anche se il Csm ha riconosciuto che il ministro ha fatto degli sforzi in questa direzione, ha però chiarito che “non sono sufficienti”.
Le richieste di copertura urgente delle piante organiche del personale amministrativo riguardano tutta Italia. “La carenza del personale organizzativo – si legge nella delibera proposta dalle commissioni sesta e settima, presiedute da Luca Palamara e Francesco Cananzi – è un dato
assodato e assolutamente diffuso, tale da determinare provvedimenti di riduzione degli orari di apertura delle cancellerie e di anticipazione
del termine delle udienze penali, fino ad arrivare a provvedimenti di sospensione delle udienze penali”, come al tribunale di Santa Maria Capua
Vetere. Inoltre, c`è un problema di “grave inadeguatezza” del personale amministrativo “anche a causa del tempo trascorso” dall`ultimo concorso, ormai ben 20 anni fa.
IN PARTICOLARE “mancano competenze informatiche, ingegneristiche
e statistiche”. Nella delibera, infatti, si chiede di “indire con urgenza procedure concorsuali straordinarie” per assumere personale con queste specializzazioni e si chiede pure di favorire una mobilità “con adeguati incentivi”, fissando un termine certo del passaggio. Quanto alla scopertura degli organici dei magistrati, il Csm propone di indire due concorsi all`anno, fino
all`esaurimento dei vuoti. “Bisogna investire di più sulla giustizia” anche perché i risparmi di spesa che derivano dalla “contrazione assoluta degli
organici del personale” sono annullati dai “maggiori esborsi” che derivano da questa situazione, come i “danni economici derivanti dall`irragionevole durata dei processi”. Il presidente della Cassazione Giovanni Canzio ha ricordato che non si salva dalla crisi neppure la Suprema Corte. “È in grande affanno. Ha 80 mila ricorsi l`anno, 140 mila in giacenza e una carenza di organico del 30%. Dovrà affrontare anche i referendum, il che vuol dire che parte di queste risorse dovranno essere utilizzate per attività non giurisdizionali” .
Il Csm era stato sollecitato da una serie di lettere accorate di magistrati.
Per ultimo, in ordine cronologico,1`8 giugno, il procuratore di Torino Armando Spataro che ha fatto accelerare il Consiglio dove giaceva, in sede di commissione, una richiesta di pratica, presentata oltre un anno fa, proprio su questo problema, dal consigliere Aldo Morgigni. ANTONELLA MASCALI