IL FATTO QUOTIDIANO
GIUSTIZIA Dopo Bari, Torino e Bologna l`allarme del procuratore generale
di Venezia, Condorelli: “Ho 2000 fascicoli fermi, nessuno li prende in carico”
Condorelli: “Ci mancano i cancellieri, prescritto un processo su due”
Inviato a Venezia Ferruccio Sansa
Guardi, questa è la sola cosa bella che abbiamo”. Antonino Condorelli,
procuratore generale di Venezia, osserva dal balcone del suo ufficio affacciato sul Canal Grande. Ieri Armando Spataro, procuratore di Torino, ha lanciato l`allarme: non abbiamo personale amministrativo. Così dobbiamo tagliare i servizi della giustizia. Condorelli lo denuncia da mesi: “A volte mi sembra grottesco quando dicono che dobbiamo fare i processi velocemente. Ci vogliono irridere. I processi si muovono su queste gambe, quelle dei
magistrati, dei cancellieri. Lo sa che qui al piano di sotto abbiamo duemila fascicoli fermi da otto, nove mesi? Sono i processi di primo grado che attendono l`appello. Ci sono anche casi di corruzione, concussione, associazione a delinquere e droga”.
NON BISOGNA farsi ingannare dallo splendore di Palazzo Grimari. La giustizia veneta è al collasso. Condorelli ti indica i pochi cancellieri che si muovono senza sosta nei grandi corridoi: “Non riusciamo `fisicamente` a prendere in carico i fascicoli. C`è un solo cancelliere che lavora giorno e notte.
E poi c`è la presa in carico informatica. Dal primo al secondo grado bisogna aggiornare le imputazioni, ci sono molti errori nell`uso del computer. Alla fine il 50% dei processi si prescrive”. Il tasso medio di scopertura degli
organici amministrativi della giustizia è del 20%,i130% al Nord.
A Milano mancano 800 persone su 3.200 (25%), a Roma 766 su 4.300 (17%), a Napoli 765 su 4.237 (18%). Una piaga nota da anni. Ieri il Csm ha improvvisamente accelerato i tempi: la proposta organica elaborata in Commissione verrà portata al prossimo plenum. “Il problema non è più rinviabile sostiene il vicepresidente Giovanni Legnini -, ne siamo consapevoli tutti, anche il ministro”. Proprio Andrea Orlando ieri ha assicurato: “Io e il Governo, abbiamo programmato 4.000 nuovi ingressi nella giustizia; 700 unità sono già negli uffici”. Ne mancano diverse migliaia in più.
CONDORELLI e altri magistrati lo dicono da tempo: “Il distretto di Corte
d`Appello di Venezia conta 4,7 milioni di abitanti e ha appena 307amministrativi nelle procure. Cioè uno ogni 15.510 abitanti. A Reggio Calabria siamo a 224 amministrativi per 550mila abitanti.
Uno per 2.450 abitanti”. È il problema della redistribuzione degli organici tra Nord e Sud. Ma appena se ne parla “scoppia una guerra atomica”, racconta Condorelli.
E non va molto meglio per i magistrati. Di nuovo il Veneto fanalino di coda: “Dovremmo avere complessivamente 746 magistrati tra procure e tribunali, invece siamo 415, ne mancano 331. Altri distretti, soprattutto al Sud, registrano centinaia di esuberi”. Anche Condorelli, come poi Spataro,
ha scritto a Orlando: “Si è dimostrato disponibile, ha promesso di riceverci”. Lo avete visto? “No, quando siamo andati a Roma abbiamo parlato con il suo capo di gabinetto che è stato molto attento alle nostre richieste. Ma non
voglio proprio fare polemiche, il ministro ha molti impegni, quel giorno era in Parlamento”. L`unica speranza è il governatore Luca Zaia che ha promesso di
distaccare dipendenti della Regione in Tribunale.
Infine c`è il caos dell`informatica. Un anno fa sono cambiati tutti gli
applicativi. La formazione di magistrati e amministrativi – nonché la manutenzione dei computer – è affidata ai centri Cisia. Ed ecco ancora che il personale manca. O è distribuito male: il Cisia che deve occuparsi di Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli e di Brescia, cioè di 10,5 milioni di persone ha solo 17 dipendenti. Ne mancano 45, quasi due terzi. A Catania (che si occupa
della Sicilia) ci sono 77 tecnici per cinque milioni di abitanti, cioè 46 di troppo.