UFFICI GIUDIZIARI: Giustizia, duello Orlando-Spataro. “Gli uffici sono male organizzati” “Mai arrivati i rinforzi promessi” (La Stampa)

LA STAMPA

Giustizia, duello Orlando-Spataro
“Gli uffici sono male organizzati”
“Mai arrivati i rinforzi promessi”
Il ministro: a Torino boom di prescrizioni. La replica: da anni senza personale

Sab.14 – «Torino eccelle nel civile, ma nel penale ci sono numeri altissimi di processi prescritti. Noi possiamo fare tutte le leggi che vogliamo, ma se non c`è un modo diverso degli uffici nel riorganizzarsi una parte dei processi rischia di finire in nulla». Il ministro della Giustizia Andrea Orlando torna a parlare della questione prescrizione, con la legge ferma al Senato su cui Matteo
Renzi non ha escluso la possibilità di mettere la fiducia. Ma le parole del ministro, ieri a Torino per partecipare a un incontro elettorale del sindaco Piero Fassino, suonano più come un attacco diretto. Personale, addirittura: perché la considerazione è generale, ma il riferimento è proprio ai numeri
torinesi – che parlano di un 39% di procedimenti falciati dalla prescrizione prima di arrivare in aula.
E il procuratore di Torino Armando Spataro, che all`incontro non era presente, risponde a distanza. E contrattacca: «Prendo atto dei dati
relativi alla prescrizione, che erano peraltro noti, e che riguardano il periodo fino al 2014, quando esistevano altri progetti organizzativi come è noto sono stati mutati. Ma il ministro – aggiunge – non può non citare i gravissimi problemi collegati alle carenze drammatiche di personale che non sono state affatto sanate con la mitizzata mobilità da altre amministrazioni».
«Progetti mutati»: una sottolineatura che Spataro non poteva non fare, proprio lui che a Torino ha avviato, non senza qualche resistenza, una
profonda riorganizzazione. Che, tra i fini principali, ha proprio quello di scongiurare il rischio prescrizione dei fascicoli che giacciono «dimenticati».
Anche per questo il riferimento ai problemi organizzativi da risolvere fatto da
Orlando sembra indirizzato al procuratore, che nei giorni scorsi ha fortemente difeso il diritto-dovere dei magistrati di schierarsi sul referendum Costituzionale, quello da cui, ha detto Renzi, si vedrà «chi sta veramente dalla parte del popolo»: e Spataro, è noto, è impegnato a sostegno del comitato
del No.
C`è poi, tra il ministro e il procuratore, anche una battaglia di numeri: Orlando dice che a Torino sono già arrivate 14 persone e che altre 61 arriveranno entro la fine dell`anno. Spataro replica in modo perentorio: «Neppure una unità è arrivata alla procura di Torino – obietta – così come
a tanti altri uffici giudiziari. Questo è il punto di partenza, altrimenti ogni altro discorso è fine a se stesso». Ma non è finita, il magistrato rincara:
«Aggiungo che questa priorità è anch`essa organizzativa e che l`articolo 110 della Costituzione, non una legge o una statistica, attribuisce al ministro
la responsabilità dell`organizzazione e del funzionamento dei servizi relativi alla giustizia. Partiamo di qui e poi parliamo del resto. Le scoperture
sono drammatiche poiché è dal` 98-`99 che non vi sono nuove assunzioni e si prevedono pensionamenti in gran numero nei prossimi due anni. PAOLA ITALIANO

Foto del profilo di Andrea Gentile

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