IL CORRIERE DELLA SERA – Brescia
Giustizia, organici aumentati: sono in arrivo 14 magistrati
Castelli: nel distretto saranno 24 in più, una vera boccata d’ossigeno. Per attirare forza lavoro la sede deve diventare appetibile: servono benefit
La pianta organica degli uffici giudiziari bresciani è cambiata. Ci saranno 14 magistrati in più. Ora è ufficiale. Sono stati necessari 155 anni e una corrispondenza praticamente continua tra il palazzo di giustizia bresciano e il ministero romano, ma dopo lunghe e accorate insistenze, dopo molte missive, altrettante telefonate e anche qualche commento pesante, Roma ha detto sì. L’aumento di organico, proposto a luglio dal ministro Andrea Orlando, è stato approvato il primo dicembre. Il decreto ministeriale è stato mandato l’altro giorno al Csm. Ora è solo questione di tempo: ma si tratta di mesi, non di anni. Al più tardi per la fine dell’estate arriveranno nuovi magistrati a dare man forte a quelli già in servizio negli uffici di via Gambara, costretti a fare i conti con fascicoli e pendenze che pare non abbiano fine, anche se la percentuale di cause arretrate sta calando di anno in anno (-17,2% la variazione per quelle ultratriennali nel settore civile tra il 2015 e il 2014).
«Una boccata d’ossigeno»
Per il presidente della Corte d’appello Claudio Castelli si tratta «di una boccata d’ossigeno importante» perché vuol dire passare da una sessantina di magistrati a una settantina. «Arriveranno 9 giudici – entra nel dettaglio il presidente Castelli – e un presidente di sezione». Rinforzi anche per gli uffici requirenti, già messi a dura prova da una emorragia di sostituti procuratori che hanno chiesto e ottenuto il trasferimento (sono dieci complessivamente quelli che verranno trasferiti a breve ad altra destinazione). «È previsto l’aumento in pianta organica di 4 sostituti procuratori» fa sintesi Castelli che precisa che «nel distretto saranno 24 i giudici e i pubblici ministeri in aumento nella pianta organica». La proposta messa a punto dal ministro per la rideterminazione della pianta organica del distretto di Brescia è stata confermata quasi in toto, «solo a Mantova la pianta organica è stata aumentata di un giudice e non di due». L’attesa per i «rinforzi», come detto, non dovrebbe essere lunga: a gennaio i nuovi magistrati sceglieranno le nuove sedi. L’aumento di organico diventerà effettivo verso la metà del 2017.
È necessario mettere a punto una «politica dell’accoglienza»
Certo, come ha ribadito più volte il presidente Castelli, bisogna fare in modo che Brescia sia una sede appetibile, che attragga nuovi magistrati, è necessario mettere a punto una «politica dell’accoglienza». Il presidente Castelli pensa a case in affitto a prezzi convenzionati (lo stipendio di un magistrato di prima nomina non supera i duemila euro), oppure una serie di benefit che invogli a scegliere Brescia come sede in cui lavorare. Ovvio che poi le condizioni di lavoro devono essere interessanti, perché altrimenti si fa concreto il rischio che dopo il tempo minimo di permanenza comincino a maturare altre richieste di trasferimento. Agevolazioni nell’affitto dovrebbero essere previste anche per il personale amministrativo, perché la carenza ha raggiunto quota 25 per cento, e con l’aumento dei magistrati questa mancanza diventa ancora più importante e gravosa. «Sarebbe necessario rideterminare anche gli organici del personale amministrativo» auspica Castelli. Con la speranza che non siano necessari altri 155 anni per dare ai bresciani la risposta di giustizia che chiedono. Wilma Petenzi