ITALIA OGGI SETTE
Coinvolti a Firenze gli uffici di giustizia e la Camera di commercio
Ticket tribunale-Cciaa
Dom.27 – Tribunale e Camera di commercio di Firenze insieme per sveltire la giustizia e favorire la competitività delle imprese. Succede nel capoluogo toscano dove il 17 marzo scorso a Palazzo Vecchio, Tribunale e Camera di commercio si sono dati appuntamento per la firma di una convenzione per la digitalizzazione degli atti tra il Registro delle imprese e il Tribunale. Ma nel bagaglio delle iniziative di giustizia 2.0 lanciate durante la presentazione, le voci di novità sono più di una: a parte i depositi telematici tra tribunale e registro delle imprese, c’è in programma anche la digitalizzazione dell’ufficio del processo, la promozione dell’arbitrato e della Camera di mediazione internazionale fondata quasi un anno fa a Firenze, un nuovo organismo di risoluzione delle crisi aziendali e uno sportello informativo in tribunale sui sistemi di risoluzione alternativa delle controversie.
ATTI TELEMATICI FRA TRIBUNALE E REGISTRO IMPRESE. Il registro delle Imprese e il Tribunale lavorano insieme per definire centinaia di atti ogni anno solo a Firenze. La novità è che tutti questi documenti circolano adesso esclusivamente per via telematica, grazie al supporto di Infocamere. Il Ministero ha riconosciuto a Firenze il valore legale dei depositi telematici negli atti di competenza del giudice del registro insieme a pochissime altre realtà pilota come Roma, Milano, Bologna e Catania.
UFFICIO DEL PROCESSO. L’hardware necessario per il processo telematico è fornito dalla Camera di commercio e nell’ambito di questa informatizzazione, magistrati e personale amministrativo potranno contare sulla consegna gratuita degli strumenti necessari alla firma digitale, come smart card e token Usb.
ARBITRATO. Uno strumento per la risoluzione delle controversie civili e commerciali alternativo all’ordinaria via giudiziaria: la sua caratteristica fondamentale è la possibilità di avvalersi di arbitri, fra tecnici ed esperti della materia debitamente formati. La procedura termina entro 180 giorni. A Firenze dal 2013 è attivo il primo esempio in Italia di Camera arbitrale congiunta tra un ente pubblico come Camera di commercio e gli ordini professionali del settore giuridico-economico (avvocati, commercialisti e notai). La nuova convenzione potenzierà il ricorso a questo metodo contribuendo anche a ridurre l’arretrato in tribunale.
INFOPOINT ADR IN TRIBUNALE. Tribunale e Camera di commercio di Firenze si stanno impegnando per diffondere sempre di più la cultura della mediazione, anche attraverso il progetto Nausicaa nell’ambito dell’Osservatorio sulla giustizia civile. Come nuovo passo di promozione è allo studio un vero e proprio Infopoint camerale sulle Adr (Alternative dispute resolution) all’interno del Tribunale di Firenze: un luogo dove sarà possibile approfondire tutti gli strumenti di giustizia alternativa, come mediazione e arbitrato sia in ambito nazionale che internazionale con la possibilità di depositare domande introduttive per l’avvio dei procedimenti.
MEDIAZIONE INTERNAZIONALE. Dopo la nascita di Fimc, Florence international mediation chamber, unica iniziativa di mediazione internazionale promossa da soggetti pubblici, la Camera di commercio di Firenze si sta impegnando per portare a Firenze un’iniziativa mondiale di Imi (International mediation institute), organismo non profit che punta a promuovere ed elevare gli standard della mediazione. L’iniziativa (info su www.globalpoundconference.org) fa parte di un ciclo di conferenze nelle principali città del mondo dove verranno affrontati e votati i temi chiave della giustizia anche attraverso un’innovativa piattaforma digitale. A Firenze, unica città italiana coinvolta, la conferenza è prevista per i primi mesi del 2017.
I DATI. Per la mediazione ci sono state 401 domande nel 2015. Gli argomenti più trattati sono stati quelli in materia di liti su contratti bancari e finanziari, locazione e compravendita immobiliare, condominio, successioni ereditarie e divisioni di patrimoni. Mediamente l’anno scorso una mediazione con esito positivo si è risolta in 71 giorni. Nel 65% dei casi è stato trovato l’accordo quando le parti che si sono presentate al tavolo hanno manifestato l’intenzione di iniziare la mediazione. Ben al di sotto la diffusione di arbitrati visto che dal 2014, anno di nascita della camera arbitrale congiunta, sono state gestite appena 20 procedure arbitrali di cui alcune internazionali. Gli argomenti più trattati sono i contratti di appalto di beni e servizi, le compravendite immobiliari e le controversie fra soci e affitto d’azienda. Marzia Paolucci