UFFICI GIUDIZIARI: Tribunale in sofferenza per carenza d’organico (La Nuova – di Venezia e Mestre)

LA NUOVA di Venezia e Mestre

Tribunale in sofferenza per carenza d’organico
Meno 30% di personale amministrativo, da 24 anni niente riqualificazione Trattative in corso con Palazzo Balbi per utilizzare persone dagli enti locali di

Dom.19 – VENEZIA. Il procuratore generale Antonino Condorelli di ritorno dall’ennesimo incontro a Roma con i vertici del ministero della Giustizia sulle questioni di organici e mezzi della giustizia in Veneto sorride di fronte alla domanda: «Naturalmente il collega Armando Spataro ha fatto più che bene a sollevare il caso dell’organico del personale amministrativo carente nel suo ufficio e a denunciare il fatto che sarà costretto a chiudere alcuni servizi rivolti al pubblico se continua così, ma se penso che lui scrive di una carenza del 23 per cento e riferisce che a Torino, alla Procura della Repubblica, lavorano 200 tra cancellieri e impiegati, nel Veneto, avremmo già dovuto chiudere numerosi uffici. Nei sette Tribunali e altrettante Procura della Regioni, infatti, lavorano appena 100 dipendenti in più che nella solo Procura torinese, sono poco più di 300, e la scopertura in Corte d’appello raggiunge il 30 per cento per quanto riguarda gli amministrativi».
Anche negli uffici della Procura e del Tribunale di Venezia la situazione non è rosea, basta pensare che nessuno dei sedici pubblici ministeri ha un segretario tutto per sé: i cancellieri che seguono i sostituti procuratori, infatti, sono otto, ognuno di loro segue due rappresentanti dell’accusa. E tappare i buchi con carabinieri, poliziotti, finanzieri o vigili urbani delle sezioni di Polizia giudiziaria non basta di certo, perché ci sono alcuni compiti che solo i funzionari dipendenti del ministero della Giustizia possono svolgere. «Le scoperture qui in Procura», spiega Tiziana Paduano, responsabile provinciale della Uil Giustizia, «raggiunge il 30 per cento e a questo aggiungiamo che il ministero da cui dipendiamo non fa riqualificazione del personale da ben 24 anni e che il nostro contratto è bloccato da sette». «Nonostante tutto», conclude, «uno di noi è stato anche applicato presso la Procura generale».
Qualcosa, però, si muove, almeno nel Veneto: a dare una scrollata è stato tre giorni fa lo stesso presidente Luca Zaia il quale ha parlato di «grave preoccupazione e sconcerto per l’inerzia di Roma» per l’emergenza organici che, in Veneto in particolare, sta rallentando le risposte che il sistema giudiziario deve dare ai cittadini e al sistema delle imprese, per le quali i tempi della giustizia costituiscono un fondamentale elemento di competitività. Ma il presidente della giunta non si sarebbe limitato a lanciare l’allarme, ma avrebbe già incontrato i vertici degli uffici giudiziari veneti offrendo la disponibilità di recuperare organico tra il personale regionale da applicare nei tribunali. Le trattative sono in corso. Giorgio Cecchetti

Foto del profilo di Andrea Gentile

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