UNIONI CIVILI: Anche nelle unioni civili coppie con un solo cognome (La Stampa)

LA STAMPA

Anche nelle unioni civili coppie con un solo cognome
Il decreto attuativo all’esame del Consiglio di Stato per l’ultimo sì

Dom.10 – ROMA. Per celebrare le prime unioni civili mancava il decreto attuativo; da ieri una bozza è all’esame del Consiglio di Stato. I tempi tecnici per la registrazione dell’atto e presumibilmente tra qualche settimana i sindaci di tutta Italia potranno registrare le prime unioni tra persone dello stesso sesso.
Un passo epocale, senza dubbio. Rimarcato dal presidente del Consiglio che, in una pausa dei lavori a Varsavia al vertice Nato, ha voluto chiamare al telefono quel cittadino che raccontava, tramite «Repubblica», di essere malato di tumore e di avere l’angoscia per non potersi unire civilmente con il compagno di una vita e quindi di non potergli garantire la reversibilità della pensione. Il premier – come da nota ufficiale di palazzo Chigi – ha confermato che i tempi per l’efficacia del decreto attuativo saranno rapidi.
Il modulo predisposto dalla presidenza del Consiglio in effetti c’è. All’Allegato A, Domanda di unione civile tra persone dello stesso sesso, è previsto che i/le richiedenti debbano mettere in alto a destra e in alto a sinistra il proprio nome e cognome, e poi, superata la formula di rito che campeggia al centro della pagina («richiedono di procedere alla costituzione di una unione civile…»), procedano ciascuno per la propria colonna. Nato a, residente in, cittadinanza, stato civile. Qui va barrato se celibe/nubile, oppure se stato libero già coniugato/a, o ancora se vedovo/a.
In tutta evidenza si amplia di molto la casistica. Effetto dei tempi. Il modulo prevede anche lo stato libero, già unito/a civilmente con. E c’è anche il caso di vedovo/a che potrebbe essere stato unito civilmente con persona deceduto/a.
Alla seconda pagina del modulo, che quanto prima sarà a disposizione presso i Comuni, c’è la dichiarazione relativa al cognome comune. A differenza del matrimonio classico, con l’unione civile tra due persone dello stesso sesso «le parti dichiarano di voler assumere il cognome comune…». C’è anche la sotto-opzione di «anteporre» oppure «posporre» il cognome comune al proprio cognome.
In analogia con il matrimonio, anche nel caso di unione civile, a seguire, va effettuata una scelta tra il regime patrimoniale della comunione o separazione dei beni.
Infine i canonici data, firma (rigorosamente uno a destra e l’altro a sinistra, mai sopra o sotto), indirizzo per le comunicazioni, che siccome vanno a entrambi i/le contraenti in questa parte del modulo, adottando la terminologia contrattualistica, diventano «la prima parte» e «la seconda parte».
Dato però che i tempi corrono, il modulo per richiedere l’unione civile può essere predisposto e poi presentato materialmente all’ufficiale dello stato civile oppure inviato con posta raccomandata, oppure per fax, o anche per via telematica. Quest’ultima possibilità, trattandosi di un documento ufficiale, potrà essere accettata soltanto se la dichiarazione venga sottoscritta con firma digitale o se siano copie cartacee firmate e scansionate.
Seguirà celebrazione dell’unione civile, alla presenza di due testimoni, in seduta pubblica (salvo ci sia una grave infermità, e allora sarà l’ufficiale di stato civile a muoversi), con la lettura delle norme di legge e la scelta del regime patrimoniale. L’unione verrà registrata all’anagrafe dei Comuni di residenza e da quel momento, in ogni certificato che rechi l’indicazione dello stato civile, le parti saranno indicate come «unito/a civilmente».
«L’annuncio di Renzi – dichiarano i senatori dem Giuseppe Lumia, Monica Cirinnà e Sergio Lo Giudice – conferma che gli impegni del governo vengono rispettati e che la stagione dei diritti è una realtà». Polemico invece il senatore forzista Lucio Malan: «Renzi farebbe bene a concentrarsi sui veri problemi che attanagliano il Paese, a cominciare dal grave disagio sociale testimoniato dal record storico di denatalità». FRANCESCO GRIGNETTI

Foto del profilo di Andrea Gentile

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