LA REPUBBLICA
Scontro sulle adozioni
Dubbi Pd sull’utero in affitto e la Boldrini: “Molte riserve”
Polemiche dopo la nascita del figlio di Vendola. La maggioranza si divide. Ncd: restiamo contrari. Renzi sfida il Family day: niente ricatti
ROMA – Matteo Renzi rivendica la legge sulle unioni civili: «Potrà non essere perfetta, ma segna un grande passo in avanti per i diritti dei cittadini omosessuali e quindi degli italiani». Poi, nella e-news di lunedì, dichiara chiuso il tempo dei veti e risponde al portavoce del Family Day, Massimo Gandolfini, che ha promesso una campagna contro il premier in vista del referendum costituzionale. «Che c’entra la difesa della famiglia con la riforma del Senato? Che c’entrano le coppie omosessuali con la cancellazione del Cnel? Se mi inviteranno andrò nelle parrocchie, come nelle realtà del volontariato, a dire il perché è giusto che la riforma passi». E mentre il Pd si appresta a scrivere la sua proposta di legge sulle adozioni, che riguarderà il riordino dell’intero sistema e la possibilità di estenderle a single, coppie di fatto e gay, la vicenda personale di Nichi Vendola – che ha avuto all’estero un figlio col suo compagno da madre surrogata – diventa la cartina di tornasole delle posizioni della politica. Il centrodestra attacca da due giorni: «Come si comporteranno i magistrati davanti a un’eventuale richiesta di adozione da parte di Vendola?», domanda la centrista Paola Binetti. E Maria Stella Gelmini, di Forza Italia, si unisce ai contrari di Ncd chiedendo che il ministro Maria Elena Boschi «non si lanci in una guerra di religione per la stepchild». Ma anche nel Pd c’è chi, come Debora Serracchiani, dice: «Sono contenta per Nichi, per il suo compagno e per il piccolo Tobia. Ho qualche perplessità, lo abbiamo sempre detto, sull’utero in affitto che è e resta vietato in questo Paese». O come il senatore Francesco Russo: «Sono in assoluto disaccordo con la scelta di Nichi Vendola e del suo compagno». A prendere le distanze è anche la presidente della Camera Laura Boldrini: «La nascita di un bambino è un evento che deve rendere tutti noi felici. Mi dispiace vedere tanti messaggi pesanti e volgari e mi auguro che questo cessi», ma la maternità surrogata «è una materia molto spinosa, specialmente quando avviene in paesi in via di sviluppo, quando ragazze povere si prestano: per me è una cosa molto difficile da accettare». Invece, «mi spaventa la logica della proibizione e mi preoccupa che si segua solo quella senza tener conto delle vite dei bambini», dice la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, pd. E il senatore Luigi Manconi presenta un ddl autonomo per l’introduzione della stepchild adoption, l’adozione del figlio biologico del partner in una coppia omosessuale. Arturo Scotto, Sel, chiede al Pd di «non assecondare i diktat di Alfano», ma di «scegliere la strada dei diritti». E l’associazione Luca Coscioni si dice pronta a presentare una legge per introdurre la maternità surrogata in Italia: «Lo sfruttamento non si combatte lasciando i fenomeni senza governo, ma regolamentadoli con limiti e paletti che garantiscano i diritti di tutti». Da Terlizzi parla la sorella di Vendola, Patrizia: «È arrivato un bimbo. Concentriamoci su questo. C’è una vita nuova in una famiglia che è diventata già pazza di lui. E che non vede l’ora di abbracciarlo». ANNALISA CUZZOCREA