LA REPUBBLICA – Affari e Finanza
Quando le università pubbliche fanno a gara con le private
IL CASO. Un’università pubblica che fa concorrenza, a quelle private come la Bocconi e la Luiss sul loro stesso campo? Non si era mai visto fino al corso di laurea in Global Governance organizzato dall’università di Roma Tor Vergata. Come si sa, ci sono vantaggi e svantaggi sia nelle università private che in quelle pubbliche, a prescindere naturalmente dalla qualità dell’insegnamento e dei risultati, che deve essere giudicata con altri criteri. Le prime in genere si caratterizzano – oltre che per rette più elevate – per l’alto livello dei servizi e un’attività continua di tutoraggio dello studente. Le seconde, invece, abbandonano un po’ gli studenti a loro stessi ma costano molto poco perché sono statali. Ebbene, in mezzo a questi due estremi c’è da tre anni un indirizzo di studio, all’interno dell’università pubblica di Roma Tor Vergata, che unisce i pregi degli uni e degli altri. Costa più dei corsi di laurea pubblici ma offre tanto. Si tratta del corso in inglese di Global Governance, una specie di Scienze Politiche aperto però a esperienze multidisciplinari. «Il corso di laurea è inserito all’interno della classe delle “scienze dell’amministrazione”, spiega Gustavo Piga, ex presidente di Consip e attuale curatore del corso – ma è stato conformato con un approccio del tutto innovativo ed originale, nell’intento di far convergere nel medesimo programma insegnamenti di tutte le sei macroaree di cui si compone Tor Vergata: Economia, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Medicina, Ingegneria e Scienze. Completa il corso un terzo anno originale: anzitutto, gli studenti possono optare tra sei diverse specializzazioni (studi giuridici, economia, management, scienze politiche, flussi globali, security and data); quindi, alla possibilità del semestre in Erasmus si affianca la possibilità di svolgere un semestre presso la prestigiosa Venice International University, in un ambiente internazionale; infine, il programma prevede una internship obbligatoria, da compiere il terzo anno, presso enti, organizzazioni o aziende, in Italia o all’estero». Al corso sono ammessi soltanto 40 studenti (di cui 20 stranieri), e costa circa 5.000 euro all’anno in più oltre alla retta universitaria standard. I primi studenti di questo corso si laureeranno il prossimo giugno. La scadenza delle domande per l’anno accademico 2016-17 sarà il prossimo 31 maggio. (a.b.)